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Foggy Pier

La Terapia

Orientamento Sistemico - Relazionale

L’orientamento sistemico-relazionale considera l’individuo come immerso nel contesto relazionale, sociale e culturale

  • La terapia viene definita “sistemica”, perché il malessere del paziente viene visto non come problema dell’individuo, ma come espressione di disagio di uno dei sistemi di appartenenza (famiglia, coppia, lavoro, amici).

  • Il termine “relazionale”, invece, fa riferimento alla considerazione dell’identità individuale come risultato delle dinamiche e delle esperienze relazionali del soggetto nel corso della sua vita.

La terapia considera di fondamentale importanza la comunicazione: ogni comportamento o pensiero va ricondotto ad un un messaggio inviato agli altri.
Il sintomo è inteso, non come un problema individuale, bensì come la manifestazione di un disagio dell’intero contesto in cui esso stesso si esprime.

La persona, definita “il paziente designato”, manifesta un disagio psicologico facendosi carico delle disfunzioni del sistema in cui vive e diventa spesso il portavoce di un disagio più articolato e complesso

A seconda della situazione, il terapeuta può scegliere se procedere con sedute individuali, di gruppo o alternate.


Nel lavoro con l’individuo, con la coppia o con la famiglia intera, l’obiettivo che si pone la psicoterapia sistemico – relazionale è quello di introdurre una nuova organizzazione, più funzionale, in quei sistemi familiari dove blocchi evolutivi nel ciclo vitale, confusione nei ruoli, mancanza di confini tra le generazioni hanno prodotto sofferenza psicologica espressa attraverso il sintomo in uno o più membri.

Potremmo dire che la terapia sistemico – relazionale cerca di riattivare un percorso di evoluzione della famiglia e dell’individuo aiutando i pazienti a sviluppare le proprie risorse celate dal malessere, sperimentare nuove possibilità, nuove modalità di comunicazione, nuovi modi di vedersi e di vedere l’altro, nuovi progetti di vita.

Il disagio, infatti, molto spesso nasce dal rimanere legati a vecchi schemi relazionali che ad un certo punto non si conciliano più con la situazione attuale della famiglia, oppure dal rifiutarsi di assolvere ai compiti evolutivi che la vita richiede perché ritenuti troppo gravosi ed emotivamente insostenibili.

Quando si cerca di resistere al cambiamento, alla crescita personale o dell’altro, alla “perdita” di riferimenti emotivi e affettivi per qualcosa di nuovo, allora si spegne la nostra spinta vitale, si blocca l’energia che porta l’uomo alla piena realizzazione del proprio sé e si genera sofferenza.


La terapia sistemico-relazionale supporta nel cogliere il significato di certi comportamenti o manifestazioni sintomatiche, ne enuclea vantaggi e svantaggi per l’intero sistema, supporta la famiglia, la coppia o l’individuo in questo delicato processo di analisi e facilita il lavoro per l’individuazione e la sperimentazione di nuove strategie in relazione agli obiettivi concordati nel contratto terapeutico.

Risultano fondamentali per una buona terapia una relazione di fiducia col terapeuta, un percorso di conoscenza di sé stessi, della propria storia, delle tematiche personali che generano sofferenza ma anche la disponibilità ad abbandonare e modificare schemi comportamentali e relazionali troppo rigidi verso una nuova progettazione dell’esistenza nel rispetto della propria persona e delle proprie possibilità cercando di trovare un sereno equilibrio nella vita personale e professionale.

Terapia e orientamento Sistemico - Relazionale: Chi sono
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